Quasi a voler mettere in evidenza la sua sontuosità, l’atrio, ancora oggi, costituisce una specie di cesura nell’impianto urbanistico della città, interrompendo a un tratto la strada principale.
La costruzione della chiesa Cattedrale dedicata a Santa Maria Vergine Assunta fu avviata dal vescovo – conte Madelfrido dopo il 970.
La cattedrale altomedievale fu completamente ristrutturata nel XII secolo.
Le parti visibili appartengono a due epoche:
X-XII secolo
Atrio con i tre portali romanici in facciata; L’Epigrafe sulla parete all’ingresso di destra, che attesta la fondazione sulla rocca santagatese di un castrum per i soldati veterani da parte di Ottaviano Augusto, nel 42 a.C.; Le Colonne Corinzie e le pietre romane di spoglio riutilizzate; Pavimentazione sottostante l’altare maggiore i cui mosaici sono simili a quelli presenti nella Chiesa di San Menna, i quali si intrecciano in opus Alexandrinum, giranti intorno a dischi di marmo bianco dove sono incisi motivi vegetali e dei mostri di disegno orientale. Di tutta la pavimentazione, in parte distrutta durante interventi di restauro dei primi anni del ‘900, restano circa 4,95×4,84 metri presso la scala del coro e 4,73x 4,51 metri davanti la porta che conduce alla sagrestia;
Cripta: Ambiente sotterraneo al di sotto del transetto, per cerimonie religiose raccolte, faceva parte della cattedrale normanna. Si sostiene su volte a crociera con colonne e capitelli di spoglio, eccezionali per la loro forma e per i messaggi simbolici scolpiti. Appartengono a varie epoche comprese tra il X e il XIV secolo e provengono da varie parti del mondo. Su alcuni capitelli si ammirano sirene, cavalieri con la lancia in testa, satiri, pesci. Sulle pareti sopravvivono alcuni brani dipinti di San Cristoforo, della Madonna, della Crocifissione e dell’adorazione dei Magi.
XVIII secolo
La Cattedrale normanna fu ricostruita dopo il sisma del 1688, su iniziativa del vescovo Muzio Gaeta, perché fortemente dissestata. I lavori iniziarono nel 1728 e terminarono nel 1755.
Lo spazio interno si divide in tre navate pilastrate rivestite in marmo. Il soffitto è in legno dipinto realizzato nel 1878 per volere del vescovo Ramaschiello dedicato alla Madonna Immacolata.
Ai lati sono raffigurati il martirio di Sant’Agata e di Santo Stefano.
Il coro in noce, realizzato intorno al 1650, che presenta fantasiosi volti umani e animali mostruosi è opera dell’intarsiatore Alessandro De Rosa mentre l’organo, posto sopra la porta d’ingresso, è stato realizzato negli an-ni ’40 del ‘700 da Donato Abate con la collaborazione di Andrea Genovese per la parte che riguarda gli intarsi. Alessandro De Rosa è anche l’autore dei battenti della porta lignea principale in cui si notano la figura intagliata della Vergine Assunta, alla quale la Chiesa è dedicata, e le immagini di Sant’Agata e Santo Stefano, compatroni della città.
Le cappelle del Duomo sono dedicate al Carmelo, a Sant’Alfonso, alla Natività, a Sant’Anna nelle quali possiamo trovare opere di Tommaso Giaquinto, Lorenzo Fontana, Giovan Battista Antonini.
Dove si trova
Piazza Duomo
Destinazione originaria
Pantheon dedicato a Giove
Destinazione attuale
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Chiesa del Carmine nell’omonima piazza è in un punto nevralgico nel centro storico, a metà strada tra il Castello Ducale e la Cattedrale.
Il pavimento che copre la Chiesa è il più antico nel suo genere del Sud Italia databile intorno al 1098: il litostrato è composto da 50 riquadri.
La Chiesa è realizzata secondo i canoni dell’arte gotica e ha subito nel tempo modifiche ampliative e significative deturpazioni.